giovedì 15 settembre 2016

[Recensione PS4] RIVE


Il videogame che molto umilmente mi accingo a raccontarvi e descrivervi, non senza qualche piccola emozione, ha una storia. Una storia molto particolare e triste, se vogliamo.


Non sto parlando della trama inserita nel videogame, tutt'altro. Anzi. Il videogame ironico, fa ridere, e fa vivere a volte anche situazioni surreali, grazie anche alla simpatia del protagonista. La storia di cui parlo è legata allo sviluppo del gioco e a quella della software house che lo ha realizzato, Two Tribes, che da oggi "andrà in pensione". Si, ragazzi: RIVE è l'ultima opera di questi bravi ragazzotti olandesi, un team coerente con grandi valori e che non ha voluto allinearsi alla massa del mercato proponendo sempre videogame di stampo "classico", come quelli di un tempo. Un'idea che però non ha pagato economicamente, e che ha portato alla clamorosa decisione di smettere di produrre videogame, dopo 15 anni di attività.

Ecco perché non è stato facile, per me, recensire questo gioco. Ho avuto sempre il groppo in gola, ho avuto sempre la sensazione di malinconia per tutta la durata della scrittura e preparazione di questo testo. Non è facile recensire l'opera ultima di una società, di qualsiasi campo si parli.

Una recensione dovrebbe essere "fredda", distaccata. Vero. E infatti il restante 99 % delle recensioni di RIVE che trovate nel Web sarà impostata cosi. Ma qui su PlayStation Experience ci sono anche emozioni, Esperienze. E onestamente, chi scrive si è davvero emozionato. Sono umano, scusatemi.



Spara, salta, sabota


Cerchiamo di tornare lucidi, e vediamo di capire per prima cosa in cosa consiste RIVE. Siete qui per questo, no? RIVE è un platform/twin stick shooter decisamente Arcade, con tutte le peculiarità del caso: è veloce, frenetico, e anche piuttosto impegnativo.

Impersoniamo Roughshot, uno "space scavenger" rozzo dentro e fuori ma decisamente simpatico, amante della confusione e dei metodi rapidi. Un uomo con le palle insomma, uno "che non deve chiedere mai". La sua storia lo vede suo malgrado intrappolato in una misteriosa nave spaziale e dovrà farsi avanti tra numerosi (a volte, numerosissimi)  nemici a suon di proiettili, bombe, armi di vario tipo e anche di alcune manovre di hackeraggio, utili a "convertire" i nemici in propri alleati, e sfruttare cosi le loro abilità

C'è per esempio il robottino curativo che ci darà una mano a recuperare la salute, cosi come c'è un robot con mitragliatrice incorporata, ottimo per avere una bocca da fuoco aggiuntiva nelle situazioni più caotiche, tenendo però presente che i nostri alleati non sono invulnerabili, e spariranno dopo aver esaurito le proprie risorse o i propri punti vita. Per hackerare si indirizza un particolare fascio luminoso esattamente come se volessimo sparargli normalmente,  a patto però di attivare l'apposita modalità con il tasto R1. Il quadro di gioco diventerà verde, e quello è il segnale che siamo ufficialmente entrati in modalità hacker. Non sarà sempre facile effettuare queste manovre, per via di situazioni difficoltose...ma questo lo scoprirete nel corso dell'avventura.



Smettila di premere quel tasto blu!



Un'avventura veloce, fluida, senza molto spazio per respirare. Il mezzo da battaglia che controlliamo è si un po acciaccato, ma è pieno di risorse: oltre ad hackerare può ovviamente sparare, può saltare grazie a particolari propulsori, può lanciare colpi speciali che si sbloccano andando avanti e spendendo nel modo più oculato possibile i vari rottami che i nemici lasciano "generosamente" dopo averli sconfitti, e soprattutto si muove bene.

Controllarlo può essere un po difficoltoso all'inizio, per colpa di una mappatura tasti un po diversa dal solito: se sparare con la levetta destra è intuitivo e divertente come ogni Twin Stick Shooter che si rispetti, è la gestione dei salti che ha bisogno di un po di apprendimento: si salta premendo L2 invece della classica X, e questo può lasciare un attimo disorientati all'inizio. Si scoprirà poi andando avanti, con i ritmi via via più alti, che la scelta fatta dalla software house è invece intelligente e tutto sommato comoda, e soprattutto viene assimilata in modo naturale.

In ogni caso, converrebbe proprio abituarsi ad imparare in fretta i tasti da premere, perché il gioco non perdona. Tra nemici agguerriti, macchine in movimento, elementi dello scenario e in generale ogni qualsivoglia ostacolo presente nel videogame può effettivamente causare grandi grattacapi e farvi morire un numero imprecisato di volte, spesso anche tante volte e sempre nello stesso punto. Un gioco davvero "tosto" ma mai troppo frustrante grazie anche ai frequentissimi Checkpoint inseriti negli scenari.  Non presterete attenzione comunque a quante volte morirete: le ripartenze di RIVE sono veloci e non fanno perdere molto tempo, a tutto vantaggio della fluidità di esecuzione e del ritmo, sempre molto elevato


RIVE Pro



La fluidità è uno dei maggiori pregi di questo gioco, ed è evidentemente uno degli aspetti presi in maggiore considerazione dalla software house, anche dal punto di vista tecnico. RIVE gira che è una bellezza e senza apparenti cali sul frame-rate, con un livello qualitativo generale davvero molto buono. Ovviamente non stiamo parlando di un dettaglio "alla Uncharted", questo è ovvio, ma il comparto grafico complessivo è decisamente sopra la media, se lo valutiamo in riferimento al suo genere di appartenenza. Bellissimo anche il comparto audio, che accompagna le nostre scorribande con effetti sempre gradevoli e arrangiamenti calzanti e incalzanti



Il botto del cigno


Two Tribes ci lascia ma lo fa davvero col botto, in tutti i sensi. Il prodotto da loro realizzato è un titolo assolutamente imprescindibile per tutti gli amanti dei Twin Stick Shooter ma anche per chi ama i platform game veloci e in generale i videogame Arcade e impegnativi, che stimolano davvero a tirare il meglio dal corpo e dalla mente. Chi lo acquisterà sarà intrattenuto con vero piacere per tutti i 12 livelli (+1) previsti , per una longevità complessiva buona se lo vediamo come un Arcade puro ma che forse è un po bassina se invece consideriamo la cosa da un punto di vista generale. Fortunatamente un paio di modalità aggiuntive (decisamente  "hardcore") e gli impegnativi Trofei possono aiutare a risollevare il gioco anche da questo punto di vista, 

Da appassionato, non posso che dire una cosa: grazie Two Tribes. Spero che possiate tornare nel mercato videogames un giorno, e trasformare RIVE da un'eredità ad un nuovo inizio.



Cosa piace:
  • Molto ironico. Molte frecciatine al mercato moderno dei videogames.
  • Velocissimo, fluido, esplosivo.
  • Gameplay semplice, ma efficace.
  • Idee e situazioni sempre diverse, ad ogni passo.
  • Crea assoluta dipendenza, fino alla fine



Cosa non piace:
  • E' impegnativo, difficile, e alcune sezioni possono davvero essere frustranti.
  • I comandi richiedono un po di apprendimento, e il gioco fa sul serio da subito