Strana, davvero strana la storia di questo videogame. Uno strano videogame, tra le altre cose. Ma andiamo con ordine, e vediamo cosa è successo a questo prodotto sfortunato:
BigFest era (è, per qualcuno. Ma ci arriviamo dopo) un gestionale come tanti altri in commercio, ma con tante particolarità. Non c'erano palazzi da costruire o truppe da organizzare, qui si organizzavano concerti per musica dal vivo: si ingaggiavano cantanti e musicisti ovviamente, si mettevano a punto spazi per il pubblico, punti di ristoro, la Security... insomma, tutto quello che serve per una buona riuscita di un evento musicale che si rispetti. Senza contare gli inevitabili imprevisti tipici del genere, che in questo caso sono finalizzati a perdere il pubblico e di conseguenza la propria credibilità organizzativa.
Il videogame è uscito in sordina e senza particolari pubblicità il 1° Dicembre 2015 in USA e il giorno successivo in Europa e Australia, raccogliendo in generale recensioni non esaltanti. Questi feedback, unito al fatto che il videogame richiedeva il lavoro costante dei server online per il reperimento di nuove canzoni, hanno evidentemente spinto i capi di Sony prima a chiudere i server online e poi a cancellare definitivamente il gioco dal PS Store, almeno in Europa e Australia. E' ancora possibile invece reperirlo tramite il negozio USA ma il suo Platino è impossibile da ottenere per colpa di un antipatico Trofeo online e comunque il suo destino sembrerebbe ormai segnato. E pensare che doveva uscire anche su PS3 e PS4...
(Ri)Guardiamolo in video:
