giovedì 28 settembre 2017

Giochi Scomparsi: Destiny of Spirits


La rubrica si espande con un "ex videogame" uscito per PS Vita, con un'esclusiva PS Vita:

E ci ha lasciato non senza qualche polemica, visto che stiamo parlando di un prodotto annunciato addirittura in un E3, anche se "solo" in un evento pre-show. Stiamo parlando di Destiny of Spirits.


Il videogame era un'interessante strategico/RPG free to play e online, che prevedeva una forte cooperazione con gli utenti di tutto il mondo. Lo scopo principale era quello di raccogliere Spiriti di ogni tipo e genere, un po come una "caccia al Pokemon" in salsa PlayStation ma senza usare particolari sfere. Gli Spiriti però diventavano accessibili a seconda della regione in cui il giocatore si trovava in un determinato momento: in Italia era più facile trovare certi Spiriti, in USA altri. Una feature particolare, tanto che il gioco stesso è stato diviso in tre grandi "macro regioni" come Asia, Europa e USA, ognuna con dei server dedicati.



Con gli Spiriti si dovevano cosi formare delle squadre di combattimento composte da sei elementi di cui tre da schierare in prima fila nelle battaglie, che avvenivano con un particolare sistema ibrido che mischiava il classico sistema di scontri a turni con una barra del tempo che scandisce il momento delle azioni degli Spiriti. Un sistema dinamico ma anche piuttosto limitato, un gameplay semplice e quindi facilmente assimilabile. Del resto, Destiny of Spirits faceva leva quasi esclusivamente sul fatto di collezionare Spiriti di ogni sorta, proprio come un qualsiasi altro videogame di "raccolta di mostri". Degne di nota in tal senso le collaborazioni col svariati brand PlayStation come per esempio Gravity Rush e Knack. Da menzionare anche la presenza di Toro, il simpatico gatto antropomorfo storica mascotte di PlayStation.

Lanciato ufficialmente per tutti il 25 Marzo 2014, Destiny of Spirits chiude ufficialmente i battenti il 30 Giugno 2015, dopo poco più di un anno. Non ci sono motivazioni ufficiali sulla sua "morte" ma è presumibile pensare che i fondi raccolti con le micro transazioni in-game non sono stati sufficienti per portarlo avanti più di cosi, nonostante il videogame sia stato scaricato da oltre un milione di utenti.

Classico esempio di buon prodotto, ma affossato da una strategia di mercato poco efficace. Ricordiamocelo (o scopriamolo, a seconda della cultura videoludica personale) con questo esaustivo video gameplay:





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