Paura del buio? Beh, ragazzi... il videogame non fa per voi. Fine della recensione.
No ragazzi, scherzi a parte: converrebbe proprio fare un bel respiro, concentrarsi un attimo e fare finta di non avere alcun tipo di timore verso l'oscurità, perché è l'habitat naturale del protagonista del gioco che mi appresto umilmente a raccontarvi. E non vi azzardate a prendere delle candele o una qualsiasi fonte di luce, perché fareste solo dei danni irreparabili.
Aragami è uno stealth game in terza persona sviluppato da una piccola software house spagnola chiamata Lince Works, ed è finalmente qui a nostra disposizione dopo una fase di sviluppo durata per tre anni. Si tratta di un'evoluzione "naturale" di Path of Shadows, un progetto universitario che ha saputo raccogliere grossi consensi ai tempi del rilascio originale, piazzandosi nella Top Ten di Game Jolt. Delle basi piuttosto importanti quindi.
Nel videogame impersoniamo Aragami, uno spirito in possesso di poteri molto speciali evocato da una misteriosa ragazza che impareremo a conoscere molto bene e che a dirla tutta ci accompagnerà nel corso dell'avventura fornendoci anche gli immancabili consigli sulle nuove abilità o sulle azioni che dovremo imparare per avere la meglio sui nostri agguerriti avversari.
Il gioco prende degli spunti da esponenti storici del genere action/stealth come Metal Gear Solid, Dishonored e soprattutto da Tenchu, titolo al quale Aragami si avvicina in modo evidente. Si tratta di uno stealth game puro, dove non c'è spazio per gli scontri diretti con i nemici, che in generale non andrebbero mai affrontati direttamente, a meno che non si voglia andare incontro a morte certa. La soluzione migliore, forse l'unica, è quella di eliminarli silenziosamente, magari alle spalle. E possibilmente, senza lasciare tracce.
A nostra disposizione abbiamo numerose abilità, come accennato in apertura. La più importante in assoluto, ed effettivamente è quella standard che ci viene data sin da subito, è quella di muoversi teletrasportandosi da ombra in ombra. Aragami può muoversi liberamente nei vari ambienti, anche alla luce, ma solo rimanendo belli nascosti all'ombra si possono sfruttare come si deve le potenzialità del nostro bravo Spirito. Inoltre, andando a diretto contatto con fonti di luce, Aragami perderà man mano la sua energia, e ci toccherà poi ritornare all'ombra per ricaricarlo e rinvigorirlo. Ci accorgeremo della sua salute grazie ad un mantello speciale, un espediente molto intrigante pensato per evitare di avere HUD di gioco e che funziona davvero molto bene, ed è pure visivamente bello da vedere
Molte altre abilità saranno sbloccate proseguendo l'avventura, in due modi: o semplicemente proseguendo la Campagna (è il caso delle scalate sui tetti o i campanelli) oppure spendendo dei punti nell'apposito menu. I punti abilità si ottengono raccogliendo speciali pergamene e risultano dannatamente utili: le abilità "accessorie" danno effettivamente una marcia in più nell'affrontare i nemici e rendono il gioco sicuramente più divertente e vario, anche perché le opzioni a nostra disposizione sono molte: trappole da piazzare in punti strategici, particolari Kunai per colpire a distanza, speciali teletrasporti capaci di sconfiggere gli avversari solo al tocco, il potere dell'invisibilità, e tanto altro ancora.
La cosa davvero interessante di tutti questi poteri è che si differenziano molto bene in base al nostro stile di gioco e dal tipo di approccio che vogliamo imprimere allo svolgimento delle missioni. Sta a noi infatti decidere se andare avanti senza uccidere nessuno e nel modo più silenzioso possibile oppure se vogliamo sadicamente far fuori una ad una tutte le guardie, sempre facendo molta attenzione a non essere scoperti dalle medesime. Non c'è un metodo "definitivo" per andare avanti, e questo riesce a dare un piacevolissimo senso di libertà
Un buon adventure game, anche quelli appartenenti al genere stealth, deve avere anche una buona storia e un buon contorno alla stessa, e anche da questo punto di vista Aragami non delude. Le vicende di Aragami e compagnia stuzzicano nel modo corretto e riescono a far crescere la giusta curiosità e lo stimolo necessario ad andare avanti, e il tutto è accompagnato da bei filmati di intermezzo ma soprattutto da una bella atmosfera, che diventa a tratti tesa quando ci troviamo in situazioni complicate. Una magia che viene affievolita solo un po dai filmati in-game, che partono quasi sempre dopo dei leggeri e temporanei freeze dello schermo, e che fanno notare in fase di esecuzione un dettaglio grafico non proprio esaltante.
Ed è proprio l'assetto tecnico l'aspetto che convince meno in questo videogame. Staticamente non è male grazie soprattutto alla scelta di affidarsi alla (quasi) sempre intrigante tecnica del cel-shading, dimostrandosi tra l'altro anche adatta al contesto. Basta però muoversi per un po per rendersi conto di qualche defaillance tecnica come un frame rate traballante e fastidiosi pop-up, che si manifestano soprattutto quando decidiamo di andare con un passo più sostenuto o quando si fanno rapidi cambi di visuale. Ok che in uno stealth game bisogna essere sempre lenti e silenziosi, ma ci sono fasi dove occorre un po di ritmo in più ed è proprio in queste occasioni dove Aragami (il gioco) stenta un po, oltre che nei filmati in-game accennati su. Parlando di audio, il comparto contribuisce a rendere l'atmosfera intrigante e fa ampiamente il suo dovere, dunque nulla di particolare da segnalare nel bene e nel male.
Aragami è un sicuro punto di riferimento per tutti coloro che cercano uno stealth game puro, dove l'unico modo per andare avanti con successo è quello di farlo con la più assoluta discrezione. Ogni errore viene pagato a caro prezzo con una morte praticamente istantanea e con un solo colpo, un aspetto che porta a prestare molta attenzione ad ogni passo. Un gioco che richiede moltissima pazienza soprattutto nelle prime fasi, dove c'è il serio rischio di innervosirsi nel tentativo di capire come fare per districarsi tra le guardie nemiche, un rischio che però scema man mano quando si cominciano a capire bene le meccaniche di gioco, i vari "trucchetti del mestiere" e soprattutto quando si sbloccano le prime abilità, che rendono sicuramente il videogame più affascinante e divertente.
In coppia con un amico online poi è davvero uno spasso, a patto però di avere un compagno che viaggi alla stessa lunghezza d'onda e che sia capace di comunicare al fine di organizzare tattiche vincenti per portare a termine la Campagna. Un peccato che la stessa co-op non sia disponibile anche offline ma effettivamente poteva essere un problema inserirla con lo split screen, per una questione pratica del giocatore (visuale dimezzata) ma anche di chi ha sviluppato il gioco, visti e considerati un po di tentennamenti tecnici che si riscontrano già giocando da soli. Rimane però un'aggiunta molto interessante e funziona bene con le premesse fatte su, e soprattutto non intacca minimamente l'Esperienza base.
Aragami però va vissuto per prima cosa da soli, e c'è di che godere per tutti i 13 livelli di gioco e per tutte le 10 ore circa necessarie per finirlo, anche se si tratta di un valore molto influenzato dallo stile di gioco personale e dall'abilità. Si vive una buona storia, l'occhio è tutto sommato appagato e andare avanti dà una certa soddisfazione. Un acquisto obbligato per gli amanti del genere, un titolo davvero interessante e da non sottovalutare in generale, nonostante qualche problema di stampo tecnico.
Cosa piace:
- Bellissima atmosfera
- Abilità varie e divertenti da usare
- Stealth all'ennesima potenza
- Modalità co-op interessante
- Può essere affrontato in vari modi diversi
Cosa non piace:
- Qualche problema tecnico
- Fasi di esplorazione non esaltanti, forse ci voleva una mappa
- Qualcuno potrebbe trovarlo molto impegnativo, soprattutto all'inizio