giovedì 29 settembre 2016

[Recensione] Lichtspeer - PS4




Di videogiochi a sfondo mitologico ne abbiamo visti a bizzeffe, non sto qui a farvi un elenco.


Diciamo però che i temi trattati sono stati molti: mitologia greca, romana, ora sembra andare molto di moda la mitologia nordica. Lichtspeer segue proprio quest'ultimo filone, ma ci aggiunge generose spruzzate di fantascienza/tecnologia, per un mix inusuale e, oserei dire, unico. Se già questo vi intriga, aspettate di leggere il resto...



Medaglia di spinello


Sviluppato da Lichthund, una software house polacca composta da Rafal Zaremba e Bartek Pieczonka (due sole persone, si), Lichtspeer è in sostanza un Arcade/Action game che ci vede impegnati a sconfiggere decine e decine di mostri/zombi di vario genere: Pinguini vichinghi, Giganti di ghiaccio, Dragoni e persino Trichechi e Pesci, per un cast complessivamente piuttosto originale e vario. Oltre che pericolosissimo, logicamente.

Per fortuna però, non dovremo affrontare tutta questa marmaglia di esseri poco raccomandabili a mani nude, tutt'altro: a nostra disposizione ci sarà data l'arma più figa di tutte, la scintillante Lichtspeer. Una lancia o meglio, una serie di lance laser, provenienti direttamente dalle mani degli Dei Lichtgods annoiati e desiderosi di vedere un po di azione e di sangue, non fa niente se spesso quello versato sarà il nostro.



Discorsi (non tanto) fumosi



Una trama insolita, cosi come tutto il contorno del videogame: è chiarissimo l'intento della software house di dare ai consumatori qualcosa di profondamente diverso dalla media, e questo si nota non solo dal setting generale già spiegato su ma anche da un'irriverenza di non poco conto. Lichtspeer è molto ironico e a volte prende letteralmente per i fondelli non solo il protagonista (o la protagonista) dell'avventura, ma anche il giocatore stesso. Non entro nei particolari, cosi avrete la mia stessa espressione da ebete quando ho scoperto la "trollata"... 

Poco male comunque: essendo un Arcade, la Campagna non è molto lunga e quindi si presta a numerosi replay e non solo per gli affascinanti Trofei che potremo guadagnare  (c'è il Platino), ma per via delle sempre intelligenti modalità "Nuova Partita+" e per livelli di difficoltà più alti, per farci bestemmiare ancora più del normale.



Tracce di LSD


Si, perché Lichtspeer è un gioco duro, molto difficile. Non lasciatevi ingannare dal colorato aspetto estetico: è un videogame violento, che non perdona e che richiede freddezza e precisione da cecchino, soprattutto durante le impegnative sfide con i vari Boss che si trovano immancabilmente alla fine di ogni "mini-mondo" di gioco. Per fortuna a nostra disposizione ci sono i checkpoint durante i livelli "normali" e c'è anche un bel negozio dove poter spendere LSD (che sta per Litch-Spazio-Denaro, che avete capito...) guadagnati trafiggendo i nemici, e quindi potenziare il nostro giavellotto e ottenere qualche bonus in più, tenendo bene a mente che però gli stessi non saranno comunque attivi durante le Boss-Fight, scontri dove solo e soltanto bravura e precisione sono i fattori decisivi per le buone riuscite delle battaglie. Una soluzione forse "estrema" ma che onestamente mi sento di condividere: basta combattimenti finali banali, ci voleva qualcosa di realmente complicato



Luci psichedeliche


Il senso di sfida parte praticamente da subito, e dura per tutti i 13 livelli ci gioco, divisi a loro volta in vari  mondi, tutti con temi e colori ovviamente diversi tra loro ma sempre con un certo stile visivo, che convince e riesce ad attirare l'attenzione, sopperendo ad un livello tecnico non propriamente eccelso, questo lo potete intuire da soli. Quello che però non si può far vedere in una recensione è la stabilità e l'eventuale presenza di bug, ma su questo aspetto Lichtspeer non delude; come fluidità ci siamo alla grande, e tutto il comparto non sembra necessitare di patch future. Due aspetti fondamentali in un gioco come questo, dove la precisione e la pronta risposta ai comandi sono dei fattore assolutamente decisivi.

L'ideale forse sarebbe giocarlo con l'ausilio di un mouse, ma tutto sommato si lascia apprezzare bene anche con un pad. I lanci vanno direzionati con lo stick sinistro in modo del tutto simile a quanto abbiamo provato e stra-provato con Angry Birds... e andiamo, ammettetelo: almeno una volta, lo avete proprio usato quel gioco con "gli uccellacci". Gli altri tasti servono per sfruttare le abilità e i colpi speciali, e viene tutto piuttosto naturale e facile. "Facile da usare, difficile da padroneggiare".



Teng 'a bomba, chella forte, chella bbona. A vulite?


Difficile trovare dei veri difetti in Lichtspeer, bisogna dare i giusti meriti ai bravi ragazzi del team Lichthund, che "dal nulla" hanno fatto uscire dal cilindro un videogame divertente, gratificante, di sicuro impegnativo ma mai davvero frustrante. Il problema che influenzerà sicuramente le sue vendite è la sua poca popolarità e anche l'appartenenza ad un genere che inevitabilmente  non può tirare il meglio dalle caratteristiche tecniche di PS4 e che già di per sé è di nicchia, bisogna ammetterlo.

Chi ama i videogame Arcade magari un po "matti"  e vuole mettersi alla prova, Lichtspeer è un gioco assolutamente imprescindibile, e chi sarà convinto all'acquisto sarà piacevolmente intrattenuto per un buonissimo numero di ore, grazie soprattutto alle nuove modalità da sbloccare, senza contare ovviamente il completamento del set di Trofei. Costa pure il giusto, 9,99 € di base ma con un incentivo a tempo per chi è abbonato al PS Plus.

E poi, ammettetelo: non è forse il sogno di una vita trafiggere mostri con giavellotti laser?



Cosa piace:
  • Facile da usare, difficile da padroneggiare.
  • Irriverente, nel modo giusto.
  • Colonna sonora di impatto.
  • Visivamente intrigante.


Cosa non piace:
  • Non aspettatevi un miracolo tecnico.
  • Può essere molto difficile, soprattutto negli scontri con i boss.