Nel nuovo appuntamento di questa nuova (e sperimentale) rubrica di PlayStation Experience, si parla di un videogame che curiosamente non è mai uscito su piattaforme Sony, ma che non può essere ignorato : si parla infatti del celeberrimo Soulcalibur
Le "vie" di Soulcalibur non sono infinite, ma sono il doppio
Per i pochi che non conoscono Soulcalibur (male, molto male), si tratta di un picchiaduro 3D sviluppato da Project Soul e dove i personaggi si menano di santa ragione usano le proprie armi caratteristiche, invece che a mani nude come la stragrande maggioranza dei videogame di questo genere. E' il sequel di Soul Edge, titolo uscito originariamente nel 1996. Soulcalibur prevedeva un sistema di movimento davvero rivoluzionario ai tempi, a "otto vie" : ci si poteva spostare in qualsiasi delle otto direzioni previste dalla levetta, al contrario di altri videogame che invece prevedevano solo il movimento a quattro vie. Il tutto ovviamente dava un piacevole senso di libertà e al contempo rendeva i match più strategici e divertenti.
Un bel gioco, diventato ancora più bello
Perchè si parla proprio oggi di Soulcalibur ? Beh, era proprio il 5 Agosto del 1999 quando accadde un fatto importante : dopo aver riscosso un grande successo nei cabinati Arcade, il videogame debutta ufficialmente anche su console e precisamente lo fa sul leggendario (e sfortunato) Dreamcast. E lo fa con una serie di netti miglioramenti e aggiunte, risultando di fatto uno dei primissimi esempi di "conversione migliorata" dalla versione Arcade a quella Console. Su Dreamcast sono stati aggiunti gli sfondi in 3D e la grafica in generale venne migliorata molto, il gameplay fu ottimizzato, furono aggiunte tante nuove modalità di gioco (Team Battle, Survival, Training, Missions), nuovi costumi, e persino un personaggio aggiuntivo, Cervantes de Leon. E non mancavano anche altre belle feature, come lo sblocco di determinati contenuti e addirittura la possibilità di modificare la sequenza introduttiva del gioco, cambiando i personaggi presenti nel filmato.
E' tutto scritto nella storia
No, non si poteva proprio ignorare un gioco del genere, non si poteva ignorare l'impatto che il videogame ha avuto su Console, su Dreamcast. La versione uscita sulla console di SEGA vanta un mostruoso punteggio Metacritic di 98 %, uno dei più alti di tutti i tempi (solo The Legend of Zelda: Ocarina of Time ha fatto meglio di lui). Si tratta di un videogame che ha fatto la storia, ed esattamente 16 anni fa ha rendeva fieri e felici i fan giapponesi possessori di un Dreamcast, una piattaforma...speciale.
No, non si poteva proprio ignorare un gioco del genere. Alla prossima occasione